venerdì 27 aprile 2012

CHANTAL AKERMAN


Chantal Akerman (Bruxelles, 6 giugno 1950) è una regista, sceneggiatrice e artista belga, nota soprattutto per il film "Jeanne Dielman, 23, quai du commerce, 1080 Bruxelles" (1975), da lei diretto.
Chantal Akerman nacque da una famiglia di ebrei polacchi emigrati in Belgio; i nonni materni e sua madre furono deportati ad Auschwitz e solo la madre riuscì a sopravvivere. A quindici anni, dopo aver visto "Il bandito delle ore undici" (Pierrot le fou, 1965) di Jean-Luc Godard, decise di diventare regista. Nel 1967 si iscrisse all'INSAS, la scuola dell'arte dello spettacolo belga, e frequentò l'Università internazionale di Teatro a Parigi, che abbandonò presto per iniziare a lavorare saltuariamente come cameriera riuscendo poi a realizzare con i propri risparmi il suo primo cortometraggio, "Saute ma ville" (1968), grazie al quale ricevette ben presto attenzione dalla critica ed il supporto del regista belga André Delvaux. Nel 1971, dopo la realizzazione di un secondo cortometraggio intitolato "L'enfant aimé ou je joue à être une femme mariée", che la Akerman stessa giudicò malriuscito per una scarsa schiettezza e costruzione, partì con Sammy Szlingerbaum per New York, dove iniziò a frequentare assiduamente l'Anthology Film Archives, lavorò come assistente durante la lavorazione di vari lungometraggi e scoprì il New American Cinema, avvicinandosi agli autori più sperimentali come Michael Snow, Andy Warhol e Stan Brakhage. Stimolata da questo nuovo modo di fare e pensare il cinema, durante la sua permanenza negli Stati Uniti realizza nel 1972 il cortometraggio "La chambre" ed il mediometraggio "Hotel Monterey", nel 1973 un incompleto documentario sugli adolescenti che vivono nei centri sociali, "Hanging Out Yonkers", mostrato incompiuto al pubblico nel 2007 in occasione di una retrospettiva integrale sull'autrice belga al Centro Pompidou di Parigi con il titolo "Hanging Out Yonkers Nineteen Seventy-Three". Nello stesso anno tornò a vivere a Parigi, dove nel 1974 girò il suo primo lungometraggio, "Je, tu, il, elle" (distribuito poi nel 1976), dal quale trapela l'influenza dello sperimentalismo americano nell'appiattimento ed il distacco con la quale vengono mostrate scene di sesso esplicito, scelta che elimina volutamente del tutto ogni connotazione pornografica. Nel 1975 realizzò con il contributo del Ministero della Cultura della Comunità francese del Belgio il suo secondo lungometraggio, "Jeanne Dielman, 23, quai du commerce, 1080 Bruxelles" (spesso abbreviato nel solo "Jeanne Dielman"), la minuziosa descrizione della disperata ripetitività della vita di una casalinga dedita occasionalmente alla prostituzione per mantenere se stessa ed il figlio adolescente. Da molti considerato il suo vero capolavoro, il quotidiano francese "Le Monde" ed il quotidiano statunitense "New York Times" nel 1976 lo classificarono come "il più grande capolavoro femminile della storia del cinema". Grazie a questo film la Akerman raggiunse la consacrazione ed il riconoscimento internazionale, tanto che Gus Van Sant e Todd Haynes hanno affermato che il loro lavoro è stato molto influenzato da "Jeanne Dielman". Il film partecipò alla 28ª edizione del Festival di Cannes nella sezione parallela Quinzaine des Réalisateurs.
Nel 2008 è presidente della giuria della sezione “Orizzonti” della 65ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Tuttora Chantal Akerman è professoressa di cinema alla European Graduate School di Saas-Fee, Svizzera. 


R E L A T E D   F I L M S


Saute ma Ville (1968)

La Chambre (1972)

Hotel Monterey (1972)

Je, Tu, il, Elle (1974)

Jeanne Dielman: 23 Quay du Commerce, 1080 Bruxelles (1975)

News From Home (1977)

Les Rendez-vous d'Anna (1978)

Tutto in una Notte (1982)


Notte e Giorno (1991)

D'Est (1993)

La Captive (2000)

La Bas (2006)

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