Nel 1966 con Francesco d'Assisi, dove il santo viene interpretato da Lou Castel, realizza il suo primo film che è anche il primo prodotto dalla RAI. Nel 1968 firma il nuovo film Galileo (in concorso al Festival di Venezia) con il quale mette a fuoco il conflitto tra scienza e religione. Nel 1969 gira I cannibali. Il film in chiave moderna è ispirato all'Antigone di Sofocle ed esprime con un linguaggio particolare il conflitto tra pietà e legge ed è radicato nel contesto sociale e politico di quegli anni. Nel '71 la Cavani dirige L'ospite (Festival di Venezia fuori concorso) che racconta la storia di una donna ricoverata da anni in un manicomio-lager che tenta invano di reinserirsi nella società dei sani. L'anno seguente la Cavani si appassiona ad un testo classico della letteratura tibetana, Milarepa, mistico del X secolo. Nel 1973 con Il portiere di notte la Cavani si concentra sul mistero del rapporto tra vittima e carnefice e Paul Rèe. Nel 1977 la regista termina Al di là del bene e del male; il film racconta le ultime vicende della vita di Nietzsche focalizzandosi sul rapporto con Lou Andreas-Salomè e Paul Rèe.
Nessun commento:
Posta un commento